Fisiatria e Fisioterapia

Alla Clinica Sanatrix è disponibile un ambulatorio dedicato alla Medicina Fisica, Fisioterapia e Riabilitazione.



A chi è rivolto

Pazienti affetti da una patologia ad andamento cronico ed evolutivo di carattere fisiatrico (ad es. lombalgia, scoliosi etc.), nonché i Pazienti in recupero postoperatorio che necessitano di fisioterapia e riabilitazione.

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A chi è rivolto

Pazienti affetti da una patologia ad andamento cronico ed evolutivo di carattere fisiatrico (ad es. lombalgia, scoliosi etc.), nonché i Pazienti in recupero postoperatorio che necessitano di fisioterapia e riabilitazione.


Visite e Percorsi Terapeutici

➢ Visita fisiatrica

➢ Visita posturologica

➢ Infiltrazioni ecoguidate muscolo-tendinee

➢ Mesoterapia antalgica

➢ Terapia manuale medica

➢ Manipolazioni chiropratiche

➢ PRP (terapia rigenerativa con concentrato piastrinico)

➢ Onde d'urto ecoguidate


Patologie più diffuse


La Scoliosi

La Scoliosi è una malattia caratterizzata da una deformazione progressiva del tronco nei tre piani dello spazio, in cui vi è una rotazione della colonna su sé stessa con una lateralizzazione.
Nella maggior parte dei casi in cui l’evoluzione è limitata, si deve rassicurare la famiglia del soggetto che tale patologia non progredirà (scoliosi strutturata non evolutiva) in futuro. Nelle scoliosi evolutive, invece, è necessario monitorare frequentemente il paziente migliorandone l’attività motoria, evitando carichi eccessivi nello sport agonistico ed evitando posture non corrette. Per la scoliosi è necessario effettuare un esame funzionale e se necessario un esame radiografico della colonna (su schermo quadrettato in ortostasi, in AP e LL) per valutare le eventuali alterazioni strutturali.
Se il paziente (infante, fanciullo/a, adolescente etc) avverte dolori alla colonna, limitazioni funzionali causate dal dolore, cefalee, alterazioni strutturali etc, si rende necessario far effettuare una visita, inizialmente dal MMG (Medico di Medicina Generale) o dal PLS (Pediatra di Libera Scelta) che saprà dare le prime cure necessarie e successivamente, se riterrà opportuno, inviare il soggetto da Medici Specialisti: Fisiatri, Ortopedici, etc.

La Lombalgia

La lombalgia non può essere considerata come una disfunzione locale, ma come una vera e propria sindrome, ovvero un insieme di sintomi preceduti o accompagnati da alterazioni posturali dei segmenti corporei. Le rigidità articolari degli arti inferiori, ad esempio, causano uno squilibrio dell’armonia corporea (postura), in quanto la colonna vertebrale non è più libera nei movimenti. Ciò influenza la funzione d’ammortizzazione svolta dal disco intervertebrale e rende frequenti le contratture muscolari, che a loro volta ostacolano ancor di più il movimento.
Il sintomo principale della Lombalgia è un dolore limitato alla regione lombare. Ne ha sofferto almeno una volta nella vita circa l’80% della popolazione, e nelle donne è più frequente rispetto agli uomini. Nella lombalgia, il sintomo cardinale è il dolore spontaneo, localizzato alla regione lombare. Il dolore, solitamente, si accentua alla pressione, al tentativo di mobilizzazione, agli sforzi ed all’esposizione al freddo. Si accompagna, quasi sempre, a contrattura antalgica della muscolatura para-vertebrale. Qualche volta, il dolore lombare può anche essere l’irradiazione di un dolore viscerale, e quindi extra-vertebrale: le patologie dell’apparato genitale (ovaio, utero, dismenorrea) o i casi di aneurisma che comprimono su una radice nervosa possono generare dolore. Anche in questi casi parliamo di lombalgia.
È importante sottolineare che, prima di qualunque trattamento farmacologico e/o fisioterapico, si deve obbligatoriamente consultare ed effettuare una visita dal proprio medico di medicina generale o pediatra che, oltre alle prime cure del caso sapranno indirizzare il Paziente presso lo specialista più opportuno(Fisiatra, Ortopedico, Neurologo, Neurochirurgo etc).


La Scoliosi

La Scoliosi è una malattia caratterizzata da una deformazione progressiva del tronco nei tre piani dello spazio, in cui vi è una rotazione della colonna su sé stessa con una lateralizzazione.
Nella maggior parte dei casi in cui l’evoluzione è limitata, si deve rassicurare la famiglia del soggetto che tale patologia non progredirà (scoliosi strutturata non evolutiva) in futuro. Nelle scoliosi evolutive, invece, è necessario monitorare frequentemente il paziente migliorandone l’attività motoria, evitando carichi eccessivi nello sport agonistico ed evitando posture non corrette. Per la scoliosi è necessario effettuare un esame funzionale e se necessario un esame radiografico della colonna (su schermo quadrettato in ortostasi, in AP e LL) per valutare le eventuali alterazioni strutturali.
Se il paziente (infante, fanciullo/a, adolescente etc) avverte dolori alla colonna, limitazioni funzionali causate dal dolore, cefalee, alterazioni strutturali etc, si rende necessario far effettuare una visita, inizialmente dal MMG (Medico di Medicina Generale) o dal PLS (Pediatra di Libera Scelta) che saprà dare le prime cure necessarie e successivamente, se riterrà opportuno, inviare il soggetto da Medici Specialisti: Fisiatri, Ortopedici, etc.

Metodiche Terapeutiche Antalgiche Non Chirurgiche

Senza l'ausilio di tecniche di imaging:

➢ Mesoterapia

➢ Infiltrazioni Trigger Points

Mesoterapia:
Indicata nel trattamento del dolore nocicettivo muscolare, favorisce un'Azione Decontratturante e prevede l'utilizzo di Anestetici locali, cortisone, miorilassanti.
Sono previsti cicli di 8-10 sedute dove, tramite aghi dedicati, vengono praticate iniezioni nel derma.

Mediante l’utilizzo di metodiche “guida” quali ecografo, TC e RX le quali, eseguite da specialisti dell’imaging neuroradiologico, garantiscono una maggiore accuratezza della procedura, una riduzione delle possibili complicanze e sono risultate maggiormente efficaci a distanza di tempo.

➢ Nucleolisi

➢ Intrarticolari

➢ Perinervose

➢ Pens

➢ Radiofrequenza

➢ Crioanalgesia

➢ Peridurale

Nucleolisi:
Procedura di disidratazione dell’ernia mediante la somministrazione intradiscale di Ossigeno Ozono sotto guida TAC. La nucleolisi con Ozono non deve essere confusa con l’ozonoterapia eseguita senza guida a scopo decontratturante ed antinfiammatorio con iniezioni intramuscolari.
L’Ozono scinde le molecole di acqua, in questo modo l’ernia discale viene disidratata con conseguente riduzione delle dimensioni e pertanto della compressione sulla radice nervosa.
La durata della procedura è di circa 20 minuti, viene eseguita in anestesia locale e non è dolorosa.

Infiltrazioni Intrarticolari:
Trattamento delle Articolazioni del ginocchio e della spalla, indicata nelle condizioni degenerative (artrosiche) e dolorose che interessano le strutture articolari e determinano infiammazione anche dei tessuti e dei muscoli vicini.
Prevede iniezioni di Acido ialuronico, Anestetico locale e cortisone.

Paravertebrali:
Indicato nel dolore misto da compressione radicolare regione lombare. Iniezione periradicolare, ovvero iniezione dei farmaci in prossimità della radice nervosa nel punto in cui esso emerge dal forame intervertebrale.
Sono previsti cicli di 5 sedute a cadenza settimanale con iniezioni di Ropivacaina 0,2% + metilprednisolone 40mg totale o triamcinolone 40 mg (2 ml per punto).

Pens:
Indicata nel il dolore mio-fasciale, la cervicobrachialgia cronica, cervicalgia cronica, dolori fibromialgici, cefalea muscolo tensiva, nevralgia occipitale, dolore post-chirurgico resistente ad altri trattamenti analgesici.
La PENS è una Stimolazione Elettrica Percutanea dei Nervi periferici e delle terminazioni nervose periferiche, mirata al trattamento del dolore neuropatico cronico, nocicettivo, resistente alle terapie convenzionali. Una scarica di corrente a basso voltaggio viene condotta per via percutanea in modo da indurre un effetto di riduzione della stimolazione dolorosa alterando lo stato del nervo. La PENS consiste nell’uso di un elettrodo stimolante, a forma di ago di grandezza variabile attivato contro un campo "negativo" in modo che il flusso di corrente attraversi l'area sofferente. L'intensità di corrente è variabile ma è fondamentale il riscontro di un'attivazione delle strutture nervose che si manifestano come parestesie.

Radiofrequenza:
Permette di eseguire la neurolisi (RF continua) o la neuromodulazione (RF pulsata) dei nervi periferici.

neurolisi o neuroablazione: quando un nervo, generalmente sensitivo, viene sottoposto ad alte temperature (80 °C), questo produce la lisi dello stesso allo scopo di bloccare l’impulso doloroso.

neuromodulazione: quando la temperatura dell’ago di radiofrequenza non supera i 42 °C (radiofrequenza pulsata), questo altera la trasmissione nervosa del dolore senza provocare la lisi del nervo. E’ generalmente usata su nervi misti (sensitivi e motori).

La Radiofrequenza è un particolare tipo di corrente che, applicata attraverso un ago con punta attiva, sfrutta il calore da questa prodotta per produrre effetti sui tessuti, ad esempio nervi periferici o gangli.
La radiofrequenza (RF) verrà eseguita in anestesia locale in sala operatoria, sotto guida radiologica, per una corretta identificazione delle strutture da trattare o sotto guida ecografica in ambulatorio, a seconda della struttura da trattare.

Crioanalgesia:
Consiste nell'applicazione del freddo ai tessuti creando così un effetto conduttivo, simile all'effetto dell'anestetico locale.
Alla temperatura di -10°C le fibre mieliniche smettono di condurre, tutte le fibre nervose smettono di condurre alla T di -20°C. L'effetto a lungo termine del sollievo del dolore del nervo che si congela, si verifica perchè i cristalli della ice-ball creano un danno vascolare ai vasa vasorum, danno che comporta un severo edema endoneurale.

Peridurali:
Indicata nelle sindromi dolorose secondarie a riduzione di ampiezza del canale rachideo (stenosi canalare) e nella patologia discale (protrusioni ed ernie).
Viene utilizzata in via provvisoria in attesa di un intervento neurolesivo. Sono previsti cicli di 5 sedute in regime di Day Hospital con iniezioni di Ropivacaina 10/15 ml , 1-2mg/ml.

Procedure chirurgiche di terapia antalgica

➢ Periduroscopia

➢ Impianto di pompa intratecale

➢ Impianto Neurostimolatore

Periduroscopia:
Tecnica chirurgica che prevede l’introduzione di una microsonda flessibile a fibre ottiche attraverso lo iatus sacrale con cui si ispeziona lo spazio intracanalare vertebrale . Mediante lavaggi con soluzione fisiologica immessa sotto pressione o anche mediante palloncino di Fogarty e radiofrequenze è possibile sciogliere le aderenze e le eventuali cicatrici post-operatorie.

Sistemi di Infusione Subaracnoidea:
A flusso continuo, indicati per Pazienti con dolore cronico in trattamento rispondente ad oppioidi con aspettativa di vita medio, per migliorarne la qualità di vita (refill 1 volta al mese).

A flusso variabile programmato, indicati per Pazienti con dolore cronico rispondente ad oppioidi con aspettativa di vita lunga.

Consentono di concentrare in sede midollare i farmaci con distribuzione segmentaria, ridurre il dosaggio totale del farmaco somministrato e minimizzare l’azione periferica (minore coinvolgimento recettoriale)

Elettrostimolatori:
Indicati in caso di FBSS (failed back surgery syndrome – dolore post-chirurgia del rachide), Dolore neuropatico (dolore prodotto da malattia dei nervi), Dolore ischemico periferico (dolore in pazienti con gravi disturbi della circolazione), Dolore da amputazione, Angina pectoris (dolore in pazienti con malattia del cuore), Dolore viscerale.
L’elettrodo viene posizionato a ridosso del midollo spinale, attraverso l’ago introduttore ad un certo livello vertebrale, a seconda della sede dove è necessario ottenere la stimolazione. L’impianto definitivo prevede l’alloggiamento del neurostimolatore (generatore di impulsi) in una tasca sottocutanea (addominale, toracica, ecc.) realizzata con un piccolo intervento chirurgico; il generatore d’impulsi sarà connesso all’elettrocatetere midollare mediante un cavetto di collegamento che sarà tunnellizzato nel tessuto sottocutaneo.

Medici al servizio del Centro

Enricomaria Mattia


Medico chirurgo Fisiatra
Specialista in onde d'urto e terapie fisiche strumentali

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